Siamo portati a pensare che le malattie e le patologie di cui soffriamo si manifestano nello stesso momento in cui ne avvertiamo i sintomi.

Ma si tratta di una errata convinzione.

 

Durante la nostra vita siamo silenziosamente sottoposti a continui piccoli traumi degenerativi, che insieme a una molteplicità di cause quali fattori ambientali, inquinamento, radiazioni, agenti infettivi, stress ossidativo, cattiva alimentazione, possono portare il corpo a sviluppare una determinata reazione.

Al momento la medicina è molto lontana dall’ identificare tutti gli elementi che portano a sviluppare una patologia, ma è ormai chiara la necessità di sviluppare delle linee guida che aiutino a mantenere uno stile di vita attento e che prevenga l’insorgenza di problemi di salute.

Tra queste un importante aiuto è il monitoraggio di alcuni valori del proprio corpo perché sebbene il vostro medico di famiglia abbia un registro i vostri esami ed analisi, è importante tenere sotto controllo la salute anche in casa.

In questo articolo ve ne mostriamo 6.

Pressione sanguigna

Identificato come “l’assassina silenziosa”, lo sbalzo della pressione non presenta inizialmente sintomi, fino a quando non bisogna correre ai ripari. Una delle patologie più frequenti dovuta a uno squilibrio è l’ipertensione arteriosa, una condizione caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie che aumenta il rischio di essere colpito da ictus cerebrale, infarto di cuore, insufficienza renale ed altre malattie.

La pressione arteriosa è la pressione esercitata dal sangue, pompato dal cuore, sulla parete delle arterie che distribuiscono il sangue stesso nell’organismo.

Questo movimento si dispensa in due momenti: quello in cui il cuore pompa il sangue nelle arterie, denotato come “pressione massima o sistolica e quello che corrisponde alla “pressione minima o diastolica” che rimane nelle arterie momento in cui il cuore si ricarica di sangue per il battito successivo.

I valori ottimali della pressione è la combinazione 120 (sistolica)/ 80 (diastolica). Livelli più elevati di quelli di riferimento richiedono una dieta povera di sale e ricca di verdure.

Colesterolo

Il colesterolo è una delle componenti della membrana delle cellule ed è presente nel sangue; il colesterolo in eccesso, può causare la formazione di depositi di grasso nei vasi sanguigni, che a loro volta contribuiscono a restringerne il lume, provocando infarto e ictus o problemi cardiaci per ostruzione al passaggio del sangue.

Come per la pressione sanguigna, anche il valore del colesterolo è composto da due cifre che corrispondono al “colesterolo cattivo”, l’LDL e il “colesterolo buono”, l’HDL. Per essere in salute bisogna accertarsi che la somma di LDL e HDL sia massimo 200.

Diverse condizioni sono associate allo sviluppo di un colesterolo alto. Tra queste si possono elencare: sovrappesoobesità, un’alimentazione non sana, l’abitudine al fumo e la mancanza di attività fisica.

La glicemia

La quantità di zucchero nel sangue è un valore molto importante da controllare, il cui surplus può portare al diabete, una delle patologie più frequenti e preoccupanti della nostra epoca.

Nello specifico il deficit della glicemia si presenta quando l’organismo non è in grado di veicolare in maniera corretta gli zuccheri dal sangue alle cellule.  In questo caso si può verificare una situazione anomala in cui picchi di glucosio si alternano a insufficienze in presenza di un eccesso di alimenti ricchi di carboidrati amidacei (pane, pasta, pizza, ecc…).

Proprio in considerazione di questi periodi di successione valori alti/bassi, la misurazione si fa attraverso la prova dell’emoglobina A1C che traccia la quantità di zucchero nel sangue degli ultimi 3 mesi e non solo in riferimento al giorno corrente.

TSH

Il quarto valore da tenere in considerazione per prendersi cura della propria salute è la quantità di ormoni che stimolano la tiroide, ovvero il TSH (acronimo dell’inglese Thyroid-stimulating hormone).

il TSH infatti regola la produzione e la secrezione degli ormoni tiroidei dell’ipofisi anteriore e assicura il corretto funzionamento della tiroide. Deficit nel corretto processo interessato dal TSH provoca stanchezza, cambiamento ciclico del peso e dolore cronico.

I livelli normali di TSH vanno dalle 0,4 alle 5,6 milliunità per litro di sangue e possono essere controllati facendo degli esami specialistici che vi prescriverà il vostro medico di base.

Peso e circonferenza

Come abbiamo visto, la produzione di TSH non regolare può essere intuita anche da cambiamenti improvvisi e repentini del peso. Per questa ragione anche tenere in considerazione periodicamente la propria circonferenza può essere una spia d’allarme sulla propria salute. Inoltre, problemi di peso possono essere correlati a sindrome metabolica, diabete, disturbi cardiaci, obesità e molto altro.

Si stima che per essere normopeso la vita deve misura intorno agli 80 centimetri massimo nelle donne e 90 quella negli uomini. Ma la misurazione della vita non è l’unico indicatore di sovrappeso; anche l’indice IMC, indice di massa corporea deve essere controllato.

L’indice di massa corporea è un dato biometrico di un individuo ed è utilizzato come un indicatore dello stato di peso forma.

Si calcola dividendo il peso espresso in Kg per il quadrato dell’altezza espresso in m.

Anche questi valori biometrici possono essere raccolti nella piattaforma www.mymedbook.it, nella scheda relativa ai dati sanitari personali.

 

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